Descrizione dell'intervento

Il progetto intende consolidare, migliorare e ampliare l’offerta culturale della città di Milano, attraverso, la riconversione e annessione dell’edificio secondo Arengario al Museo del Novecento, e lo sviluppo di servizi di riqualificazione fruitiva, sociale, culturale e ricreativa degli spazi. Nello specifico, l’operazione promuove l’ampliamento delle superfici espositive alla seconda torre dell’Arengario, partendo da 4 punti considerati prodromici e funzionali alla proposizione di un nuovo museo della contemporaneità: a) La città inclusiva - un museo di tutti b) La città dell’educazione e della formazione - funzione educativa del museo e promozione del patrimonio culturale c) La città digitale - l’arte incontra la tecnologia d) La città che fa spazio all’ambiente - sostenibilità ambientale delle scelte progettuali Con riferimento all’inclusività, il nuovo museo della modernità, propone l’idea di un museo partecipativo e “in ascolto”, mediante il ripensamento e la creazione di nuovi spazi aggiuntivi e condivisi con la collettività. Si prevedono spazi aperti alla collettività, che si adeguano in maniera plastica ad assumere forme e capacità sempre diverse a seconda delle sollecitazioni sociali e culturali. I gruppi obiettivo sono le fasce più fragili della popolazione, in particolare i bambini e i ragazzi che si trovano in situazione di povertà economica, sociale e culturale. I destinatari delle attività sono infatti bambine e bambini di età 6-11 anni che frequentano le scuole primarie nei quartieri milanesi fortemente connotati da povertà economica, isolamento sociale e carenza di opportunità educative e culturali e che saranno coinvolti in attività laboratoriali e visite teatralizzate per contrastare la povertà culturale e promuovere l’integrazione attraverso la cultura. Il carattere partecipativo del museo ha una forte connessione con la sua funzione educativa che rende l’intervento particolarmente innovativo. il museo, infatti, si propone come strumento e opportunità di incontro, confronto, ricerca e progettazione che mette in connessione le persone e agevola la fruizione soprattutto da parte di chi si trova in povertà educativa e risiede in quartieri della città dove le disuguaglianze sociali ed economiche sono più forti. Saranno pertanto realizzati interventi di arte pubblica realizzati da giovani artisti per far scoprire e promuovere il Museo attraverso una esposizione di opere d’arte gratuitamente fruibili all’interno del Museo e a cielo aperto in alcuni luoghi della città. Gli interventi rispondono pienamente all’obiettivo 5 di policy dell’Unione Europea “un’Europa più vicina ai cittadini”, in quanto appagano un reale bisogno locale e si rivolgono specialmente a persone con disabilità psichiche o psico-fisiche che spesso sono escluse dalla possibilità di frequentare luoghi d’arte. La varietà dell’offerta rende necessario l’impiego di strumenti e tecniche di marketing che partono dall’introduzione di strategie innovative in termini di digital e social media, in grado di favorire una comunicazione attiva con il proprio pubblico (comunicazione two – way) senza limitazioni geografiche e secondo un modello sempre più partecipativo. La filosofia che è alla base non è quella di un museo come luogo di conservazione immutabile, ma di uno spazio in cui le opere d’arte ospitate possono muoversi, mutare e interagire con il visitatore attraverso l’utilizzo di visori VR e altri apparati. Il metaverso diverrà lo strumento per dare l’opportunità a tutti di accedere senza limiti. Infine, lo sforzo progettuale approfondisce modalità sostenibili per la riqualificazione dell’ambiente costruito, pertanto la riconversione degli spazi esistenti e la progettazione dei nuovi spazi tiene conto di: 1. Consumi energetici: prevedendo un utilizzo integrato delle tecnologie a basse emissioni di carbonio in applicazione delle normative nazionali ed europee in termini di sicurezza ed efficienza energetica per la rifunzionalizzazione degli edifici; 2. Progettazione bioclimatica: studio delle soluzioni tipologiche e delle prestazioni dei sistemi tecnologici che rispondono maggiormente alle caratteristiche ambientali e climatiche, e che consentono di raggiungere condizioni di benessere all'interno degli edifici, armonizzando la potenza degli impianti; 3. Progettazione domotica: si dovrà tener conto della qualità rappresentata dalla progettazione domotica volta alla realizzazione di edifici “intelligenti” permettendo la gestione coordinata, integrata e computerizzata degli impianti tecnologici (climatizzazione, distribuzione acqua, gas ed energia, impianti di sicurezza), delle reti informatiche e delle reti di comunicazione, allo scopo di migliorare la flessibilità di gestione, il comfort, la sicurezza, il risparmio energetico degli immobili e per migliorare la qualità dell'abitare e del lavorare all'interno degli edifici; 4. Qualità dell’aria indoor: la qualità dell’aria interna dovrà essere uno dei fattori cui prestare la massima attenzione nella scelta delle finiture e degli arredi, ma anche delle tipologie impiantistiche di climatizzazione e/o ventilazione.

Dati

OI
Città (OI)
Milano
CLP
CLP
MI7.5.1.1.a
Priorità
Priorità
7
Azione
Azione
7.5.1.1
Beneficiario
Beneficiario
Comune di Milano
CUP
Codice Unico Progetto - CUP
B44E20003930004
RUP
R.P.
Data inizio
Data inizio
01/10/23
Data fine
Data fine
Risorse PN Metro
Risorse PN Metro
22.409.836,00
Altre risorse
Altre risorse
5.090.164,00
Fondo
Fondo
FESR

Avanzamento finanziario

OI
Importo programmato
€ 27.500.000,00
OI
Importo ammesso a finanziamento
€ 21.105.358,87
OI
Importo Giuridicamente Vincolante
€ 416.146,96
OI
Importo erogato
€ 369.366,87