Descrizione dell'intervento

La presente proposta progettuale è individuata come “intervento strategico“ del Piano Operativo della Città Metropolitana di Palermo nell’ambito del Programma Nazionale Metro Plus e città medie Sud 2021-2027.

La proposta progettuale è finalizzata alla promozione e tutela della biodiversità, alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale esistente del “Parco della Favorita” attraverso il miglioramento della fruibilità e della qualità ambientale degli spazi aperti e al potenziamento degli attrattori naturali urbani.

Gli interventi che si intenderanno realizzare risultano essere coerenti al “Piano di utilizzazione della zona B della Riserva Naturale di Monte Pellegrino” (Favorita) e alla priorità 7 “Rigenerazione urbana” - obiettivo specifico RS05.1 “Promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane (FESR)” del Programma Nazionale Metro Plus e città medie Sud 2021-2027.

Parco della Favorita è, oggi, certamente la più pregiata tra le aree che rimangono della mitica Conca d’oro – la pianura che circonda Palermo. La Favorita è un parco urbano di eccezionale dimensione e localizzazione, dove, ai valori naturalistici e paesaggistici (per la contiguità con il Monte Pellegrino e con le borgate marinare del Mare Tirreno), si aggiungono quelli che derivano dall’essere, in sé, un grande parco storico con la presenza al suo interno di giardini storici e di sistemi agrari tradizionali. Il Parco della Favorita nasce come riserva reale di caccia e luogo di diletto della corte borbonica di Ferdinando III, intorno al 1799, in seguito alla precipitosa fuga che costrinse il Re a rifugiarsi a Palermo dopo la proclamazione della Repubblica Partenopea.

La maggior parte del Parco, ampio circa 400 ettari, era destinata a frutteto, campi sperimentali con coltivazioni di fichi d’india, noci e sommacco, colture tradizionali officinali ed esotiche, orti irrigati tramite un accurato impianto, vigneti, boschetti e pinete all’interno dei quali si svolgevano i percorsi di caccia. Con la nascita del Regno d'Italia il Parco passò ai Savoia fino al 1926, anno in cui la Real Tenuta della Favorita retrocede a Demanio dello Stato affidandone l'uso al Comune di Palermo per il pubblico godimento. Con l’istituzione della Riserva Naturale Orientata Monte Pellegrino il Parco è stato incluso come zona B all’interno dell’Area Protetta. Successivamente all’istituzione della Riserva , Monte Pellegrino è stato individuato come Sito di Interesse Comunitario, oggi Zona Speciale di Conservazione, e identificato con il codice ITA020014 includendo anche la parte pedemontana del Parco. Con il D.D.G. n. 368 del 29 Giugno 2012 è stato approvato il Piano di Utilizzazione della Zona B della Riserva Naturale Orientata “Monte Pellegrino”, che ne stabilisce la zonizzazione e le attività consentite nel rispetto del regolamento della Riserva. La zona del Parco della Favorita, per le sue peculiari caratteristiche, era già stata sottoposta al regime di tutela, riconoscendone il valore di bene artistico, storico, paesaggistico, archeologico ed architettonico per quanto concerne gli edifici di pregio ricadenti al suo interno.

Il Parco nonostante l’origine antropica presenta diverse aree di importanza naturalistica basti pensare al Bosco Niscemi, ormai naturalizzato, dove troviamo numerose specie tipiche della macchia mediterranea oltre a funghi, licheni e una ricca biodiversità faunistica così come in tutto il Parco. Lungo i sentieri è possibile ammirare il Patriarca della Favorita, un ulivo di oltre mille anni, che si trova alle spalle della Fontana d’Ercole, uno dei monumenti che risale ai tempi del Re Ferdinando, così come la Palazzina Cinese, l’Abbeveratoio, le Colonne d’Acqua, la Stele Egizia, le Scuderie Reali e gli adiacenti Torriglioni, recentemente restaurati. Inoltre, all’interno del Parco della Favorita troviamo diversi ettari di agrumeti, testimonianza della conca d’oro, con un sistema di irrigazione tradizionale di origine araba. L'eterogeneità degli ambienti vegetali ha determinato lo sviluppo e il mantenimento di una comunità faunistica molto ricca, infatti, all'interno dell'Area protetta sono presenti circa il 50% delle specie animali che vivono in Sicilia. Il parco costituisce un importante corridoio ecologico tra le zone terrestri di Monte Pellegrino (R.N.O.) e Capo Gallo (R.N.O ) e l’Area Marina Protetta Capo Gallo – Isola delle Femmine. La proposta progettuale mira a definire meglio l’entità unitaria del Parco della Favorita, nell’ottica di una ottimale riqualificazione, con interventi atti a connotare gli ambiti di fruizione, diversificati in ragione delle sue differenti caratteristiche e della presenza nello stesso di elementi archeologici, storici, ambientali, ecologici. In particolare, gli ambiti di fruizione sono di interesse ricreativo sportivo, di prevalente interesse naturalistico nelle aree di boschi e boschetti storici o di recente impianto, di interesse archeologico nell’Area della Grotta Niscemi (che custodisce dei graffiti vicini agli esempi di Levanzo e dell’Addaura), di interesse storico nelle aree in cui insistono manufatti architettonici e decorativi, di interesse naturalistico dell’agricoltura tradizionale. Per l’attuazione della proposta progettuale si intende procedere, come previsto nel Piano d’Uso del Parco, alla realizzazione di vari interventi quali: • rifunzionalizzazione degli edifici esistenti all’interno del parco, attualmente in disuso, per allestire spazi museali e multimediali per esposizioni e conferenze, attività culturali e di tipo espositivo/informativo/ricreativo, anche con la creazione di servizi igienici, locali di deposito o altre attività necessarie alla gestione del sito; • restauro dei manufatti storici che necessitano interventi, e in particolare: o la fontana e statua d’Ercole ; o obelisco-stele egizia; o abbeveratoio; o colonne d’acqua presenti nel sito; • recupero e manutenzione straordinaria dei mandarineti e dei frutteti anche tramite il rinnovamento delle piante e il potenziamento della componente vegetazionale; • recupero dei manufatti idraulici borbonici; • recupero dei manufatti idraulici a servizio dell’agricoltura; • interventi selvicolturali (aree boscate artificiali) al fine di salvaguardare la biodiversità, prevenire gli incendi e garantire la pubblica incolumità; • realizzazione e ripristino di siepi e recinzioni; • restauro, recupero e risistemazione dei giardini storici presenti; • operazioni di razionalizzazione della viabilità e sentieristica per la fruizione del parco (realizzazione di aree a parcheggi adiacenti al Parco, parcheggi interni, realizzazione di percorsi ciclabili, completamento dell’illuminazione per la viabilità); • creazione di aree per lo svolgimento di attività sportive e ludico-ricreative e migliore connessione delle aree esistenti con il contesto del parco; • realizzazione di un impianto antincendio insistente nell’area; • realizzazione di un impianto di illuminazione per le aree dell’intervento; • impianto di videosorveglianza intelligente dell’area.

Dati

OI
Città (OI)
Palermo
CLP
CLP
PA7.5.1.1.a
Priorità
Priorità
7
Azione
Azione
7.5.1.1
Beneficiario
Beneficiario
Ufficio autonomo gestione verde urbano, agricoltura urbana e rapporti con RESET
CUP
Codice Unico Progetto - CUP
D71G24000150006
RUP
R.P.
Data inizio
Data inizio
01/01/27
Data fine
Data fine
Risorse PN Metro
Risorse PN Metro
10.000.000,00
Altre risorse
Altre risorse
€ 0,00
Fondo
Fondo
FESR

Avanzamento finanziario

OI
Importo programmato
€ 10.000.000,00
OI
Importo ammesso a finanziamento
€ 10.000.000,00
OI
Importo Giuridicamente Vincolante
€ 1.359.539,28
OI
Importo erogato
€ 0,00